ANAS – SS 554 – Lotto 3 – intervento A – B – Nuovo accesso area urbana di Su Planu e adeguamento viabilità connessa.

  • 4 Aprile 2019
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Committente

Comune di Cagliari

Ente Appaltante

Comune di Cagliari

Data inizio lavori

17/11/2016

Data fine lavori

16/12/2016

Importo lavori

4.325.000,00

progetto è consistito nella realizzazione di un nuovo accesso dalla SS 554 verso il quartiere di Su Planu – Mulinu Becciu con la realizzazione di una strada complanare che corre parallela alla SS 554 e collega Via Ticca con Via Piero della Francesca in territorio di Cagliari/Selargius.

In fase di progettazione esecutiva, sono state studiate delle soluzioni atte a migliorare le prestazioni meccaniche e le caratteristiche ambientali del pacchetto stradale e ad assicurare maggior durevolezza del manto stradale e maggior sicurezza per gli utenti. A tale scopo è stato eseguito il calcolo della sovrastruttura stradale con il metodo razionale, al fine di identificare la tipologia di pacchetto stradale più idonea alle caratteristiche tecnico-funzionali della strada presa in esame.

In particolare, nell’area di progetto prossima allo svincolo della SS 554, si è reso necessario prevedere una pavimentazione con caratteristiche omogenee rispetto a quelle della stessa SS 554, di competenza ANAS.

La sovrastruttura stradale individuata in questo caso (tipologia 1) è di tipo flessibile, composta dall’alto verso il basso dai seguenti 5 strati: strato di usura in cb dello sp. di 3 cm, strato di collegamento in cb aperto dello sp. di 7 cm, strato di base in misto bitumato dello sp. di 15 cm, strato di fondazione in misto granulare non legato dello sp. di 40 cm, strato di bonifica dello sp. di 50 cm. Nel tratto stradale di nuova realizzazione, non ricadente nell’area prossima allo svincolo della SS 554, la pavimentazione studiata (tipologia 2), in relazione alla diversa funzionalità della strada e del traffico previsto, presenta la medesima stratigrafia della tipologia 1 con spessori inferiori. Negli allargamenti previsti in via Piero della Francesca (tipologia 3), non è stato necessario prevedere uno strato di bonifica.

La qualità ottenuta nella progettazione, anche grazie all’utilizzo di sofisticati software, ha consentito di verificare i manufatti progettati, ottimizzando il costo globale dell’opera. Si sono valutate infatti più soluzioni, anche con simulazioni di varie alternative, che hanno consentito di limitare, per quanto possibile, il costo totale dell’opera.

Anche per quanto concerne i tempi di manutenzione e gestione, specialmente per quanto concerne gli impianti, tutta la progettazione è stata tesa a garantire l’accessibilità per facilitare le attività di manutenzione.

Ad esempio, per la presenza nell’area di intervento, di terreni di tipo limoso sabbiosi, e argillosi/limosi di consistenza medio/scarsa, si è optato per l’utilizzo di muri prefabbricati di più celere realizzazione e meno onerosi nelle lavorazioni e nell’impiego di maestranze. Sono stati infatti scelti dei muri prefabbricati tipo “Tensiter” con funzione di muro di controripa. Si tratta di strutture in cemento armato normale per il sostegno delle terre, realizzate mediante prefabbricazione in stabilimento: sono costituiti da una successione di pannelli modulari (larghezza m 1.25) a tutta altezza e provvisti, dalla parte a contatto con la terra, di una costola di irrigidimento che si estende dalla base alla cima. Essi saranno posati su un cordolo di fondazione preventivamente gettato in opera e successivamente ancorati mediante il getto di una platea stabilizzatrice in cemento armato.

Per ridurre l’impatto ambientale, la facciata del muro sul lato complanare sarà rivestita di pietrame tipo “trani“, con posa ad opus incertum.

Al di sopra della muratura sarà posata una recinzione a giorno in ferro zincato della stessa tipologia di quella esistente.

Nell’attività di progettazione esecutiva si è tenuto molto a garantire una elevata durevolezza nel tempo e manutenzione delle opere: ad esempio si è scelto, per quanto riguarda la posa delle tubazioni di diametro di 800 mm per l’impianto di smaltimento delle acque meteoriche, di incamiciare la tubazione con uno strato di misto cementato, in modo da proteggere la tubazione stessa dai carichi stradali.

Nel corso della progettazione esecutiva, notevole importanza è stata data all’inserimento delle opere da realizzarsi nel contesto ambientale, paesaggistico ed urbanistico.

La realizzazione dell’intervento in progetto non presenta effetti significativi sull’ambiente o sulla salute dei cittadini ma, al contrario, produce importanti benefici qualitativi dell’aria. Attraverso l’eliminazione di alcune fasi della circolazione ad elevata emissione specifica (fase di sosta e di accelerazione) e di alcuni incroci semaforizzati si otterranno indubbi miglioramenti della qualità dell’aria.

L’intervento in progetto non produce impatti sulla morfologia, sulla vegetazione, sull’ambiente idrico superficiale, sul sottosuolo e sulle acque sotterranee.

Lo scopo principale del progetto, che mira a riqualificare tutta l’area interessata dagli interventi, è correlato alla messa in sicurezza dell’asse viario. Il nuovo sistema di smistamento dei flussi permetterà una regolarizzazione delle percorrenze dei veicoli, favorendo nel contempo le percorrenze dei mezzi pubblici e la razionalizzazione sia delle percorrenze che dei tempi di attesa. Gli interventi in progetto assumono anche una certa rilevanza urbanistica, per le proprietà di riduzione della velocità dei veicoli e di razionalizzazione di tutte le possibili manovre di svolta.

Con la realizzazione del nuovo assetto viabilistico della zona si hanno notevoli vantaggi, tra cui: la riduzione dei tempi di percorrenza, la riduzione del numero e della lunghezza di code e la riqualificazione dell’asse viario. Il progetto di sistemazione paesaggistica delle rotatorie si è posto l’obiettivo fondamentale di riqualificare lo spazio stradale definendolo come elemento di relazione tra la città ed il territorio circostante. Le rotatorie diventano un elemento di continuità con i luoghi.

Sono state analizzate diverse soluzioni per migliorare le condizioni di sicurezza, la regolarità del deflusso dei veicoli e la gestione dei conflitti tra le correnti veicolari, ciclabili e pedonali, con particolare attenzione alle intersezioni stradali. In particolare si è proceduto allo studio e alla progettazione di cinque rotatorie di diverso raggio nel rispetto del D.M. 19/04/2006.