ANAS – R.A. 15 Tangenziale di Catania – Progettazione specialistica delle barriere di sicurezza

  • 25 Febbraio 2019
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Committente

ANAS S.p.A. Direzione Generale per la Sicilia

Ente Appaltante

ANAS S.p.A. Direzione Generale per la Sicilia

Data inizio lavori

10/06/14

Data fine lavori

04/07/14

Importo lavori

8.060.000,00

Il presente progetto riguarda la messa a norma del “Raccordo autostradale 15  della Tangenziale S. Gregorio di Catania”, mediante i lavori di adeguamento delle barriere di sicurezza tra i km 0+000 e Km 19+300 della Tangenziale di Catania.

Gli interventi di messa a norma progettati comprendono:

  1. l’adeguamento delle barriere di sicurezza stradale spartitraffico a nastro e paletti di classe H4, per l’intera lunghezza della Tangenziale dal km 0+000 al km 19+300;
  2. gli interventi di riqualificazione mediante l’installazione di nuove barriere di sicurezza a nastro e paletti di classe H4 delle opere d’arte maggiori e minori (sottopassi e scatolari), attualmente “protette”  con barriere obsolete  ad  unica fascia e di altezza ridotta  (circa 70 cm);
  3. la protezione mediante barriere di sicurezza bordo laterale a nastro e paletti dei nuovi portali segnaletici da installare in luogo di quelli esistenti;
  4. la sostituzione ed l’adeguamento dei varchi spartitraffico in Tangenziale con dispositivi stradali per chiusura varchi di tipo amovibile di lunghezza pari almeno a 40 m;
  5. la protezione del margine sinistro mediante barriera in cls con profilo redirettivo di tipo New Jersey delle gallerie presenti lungo la Tangenziale.

La  scelta della priorità d’intervento e della classe di contenimento della barriera adottata è scaturita da analisi preliminari su:

  • incidentalità, con riferimento al quinquennio 2008-2012, attraverso cui sono state individuate le principali criticità in termini di sicurezza, che hanno evidenziato una percentuale di urti contro le barriere spartitraffico pari al 59% e contro le barriere al margine destro della carreggiata pari al 41%, prediligendo pertanto la riqualificazione delle barriere spartitraffico;
  • traffico, attraverso cui è emerso che il traffico di mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate è superiore al 17%, pertanto si è ritenuto opportuno, far ricadere la scelta su di una barriera spartitraffico di classe H4.

Successivamente si è passati alla scelta della tipologia dei dispositivi di ritenuta da installare nello spartitraffico, da scegliere tra: barriere metalliche e New Jersey in cls. Le  scelta finale, è  scaturita  dal  confronto  tra  le due  soluzioni  perseguibili  dal punto di vista della fattibilità di tipo: tecnico, funzionale ed economica.

Pertanto, sulla base degli studi condotti, la scelta del sistema di protezione per lo spartitraffico della Tangenziale di Catania è ricaduta sulle barriere metalliche che, ad eccezione di alcuni tratti, verranno  dotate  di  elementi  in  acciaio/cls   con   profilo  di tipo New Jersey e interesseranno tutta l’estesa chilometrica dell’infrastruttura, assicurando una continuità strutturale con la soluzione progettuale adottata nello spartitraffico dell’Autostrada Catania-Siracusa che ha origine a partire dal Km 19+300 della Tangenziale di Catania per poi innestarsi, SS 114 per Siracusa.

In particolare:

  • le barriera a paletti infissi nel terreno, sono di tipo metallico a nastri;
  • le barriere sulle opere d’arte, sono di tipo metallico a nastri di tipo bordo ponte.

Per quanto riguarda la larghezza operativa (W) e lo spazio di lavoro delle barriere, trattandosi di una strada esistente in cui, nella zona dello spartitraffico, preesistono vincoli di vario genere (cunette, plinti a supporto dei portali segnaletici) si è previsto di adottare quei valori derivanti dalla  deformazione  più probabile tipica delle strade con caratteristiche autostradali.

L a  tipologia  di  barriere prevista  sia  per lo spartitraffico che per il bordo laterale su opera è quella di barriere metalliche a nastri di tipo bordo ponte, caratterizzate da classe di severità A e da classe di contenimento H4. Si è, inoltre, ritenuto funzionale prevedere, in funzione dell’ubicazione, in prossimità od all’interno degli svincoli della Tangenziale di Catania, delle opere d’arte su cui si è deciso di intervenire, ed in continuità con le nuove barriere Bordo Ponte da installare a protezione delle opere d’arte individuate, la riqualificazione non solo delle barriere spartitraffico, ma anche di quelle Bordo Laterale a protezione del margine destro della carreggiata.

I parametri di progetto assunti per la larghezza operativa/spazio di lavoro delle barriere, sono risultati fortemente condizionanti per le strategie adottate nei confronti degli ostacoli rigidi posti nello spartitraffico e costituiti dall’insieme dei plinti/montanti relativi ai portali a cavalletto presenti lungo tutto lo sviluppo del tracciato. Per tale ragione, si è dovuto  per la maggior parte  dei portali a cavalletto, prevedere la loro sostituzione con nuovi a bandiera.

Tale condizione ha reso necessario un intervento di protezione bordo laterale e dei portali da installare nelle sezioni in rilevato ed a raso. Si è, dunque, previsto  l’impiego  di barriere metalliche dotate di nastro a tripla onda.

Riguardo alle configurazioni in trincea si è adottata la soluzione di posizionare gli ostacoli rappresentati dall’insieme plinto/montante al confine delle diverse “clear zone” (fasce di  sicurezza)  individuate puntualmente al di là del margine esterno della carreggiata, adottando un ulteriore accorgimento, finalizzato a minimizzare la probabilità d’impatto con l’ostacolo fisso (plinto-montante), costituito dalla realizzazione di una trincea artificiale, di estensione limitata a circa 30 m, che garantisce il ricoprimento del montante fino ad un’altezza di 1,50 m.

Per i varchi spartitraffico, è stato previsto di ampliare tutti i varchi presenti sulla direttrice considerata rispetto alle configurazioni preesistenti, delle quantità necessarie al fine di ottenere la lunghezza richiesta di 40 metri. Per gli attenuatori d’urto a protezione di alcune cuspidi di svincolo, si è tenuto conto dell’attuale limite di velocità vigente nelle aree di svincolo della Tangenziale pari a 100 km/h, e pertanto si è optato per attenuatori di classe 80.

La soluzione progettuale per il margine sinistro delle gallerie lungo la Tangenziale è rappresentata dalla barriera in cls con profilo redirettivo di tipo New Jersey, di classe H2, il cui funzionamento è riconducibile essenzialmente nel redirezionamento in carreggiata dei veicoli impattanti, mentre le caratteristiche di deformabilità sono estremamente ridotte.

Nel caso della galleria Circumetnea, considerato che essa è priva di corsia di emergenza, al fine di incrementare la sicurezza degli utenti, si è deciso di installare un idoneo dispositivo di protezione che consente di impedire l’urto frontale sulla parete rigida della galleria mediante dispositivo speciale con profilo redirettivo di tipo New Jersey, denominato P.I.G. (Protezione Imbocchi Gallerie). Ai fini della sicurezza del tunnel, si è ritenuto opportuno dare continuità visiva al margine laterale della carreggiata all’esterno della galleria Circumetnea, attraverso l’installazione, anche sul margine destro, di barriere in calcestruzzo di classe H2, aventi lo stesso profilo dei P.I.G.

Per quel che concerne la galleria Mirenda, invece, si è adottata in fase di progetto una sistemazione dello spartitraffico con protezione dei pilastri centrali mediante barriera New Jersey BP su cordolo di classe H4.

Per quel che riguarda il tratto di strada a cielo aperto, della lunghezza di circa 95 metri, che si sviluppa tra le gallerie denominate Gagliano I e Gagliano II (a partire dal Km 2+390), si è studiata la soluzione progettuale  che prevede l’impiego di barriere in cls con  profilo New  Jersey su  spartitraffico: nello specifico si è scelto di adottare la barriera in cls di classe H4 e con una  conformazione tale da potersi raccordare con il profilo  redirettivo  presente  nello  spartitraffico  delle  gallerie,  senza richiedere specifici elementi di transizione.

La soluzione finale adottata, pertanto, prevede la realizzazione di una superficie piana al di sopra della quale possa avvenire lo spostamento trasversale delle barriere. In definitiva, la sezione stradale nello spartitraffico del tronco considerato è stata organizzata mediante una lastra prefabbricata in cls debolmente armato, poggiata sulle spalle di due cordoli posti alle estremità della sezione e provvista di una griglia metallica necessaria a consentire il corretto deflusso delle acque di superficie lungo la sottostante cunetta semicircolare posta al centro dello spartitraffico.